10 December 2015

e per Natale? polpettone! (gluten-free e vegan, ovviamente)

ma prima, i miei piatti nuovi. sono quattro, sono fatti a mano e sono bellissimi! l'artefice di questa meraviglia si chiama Daniela Levera ed è una giovane ceramista brasiliana che lavora a Venezia: crea, sperimenta ed insegna! l'ho incontrata al mercatino dei Bochaleri, i ceramisti veneziani che espongono nella loro sede davanti alla Serra dei Giardini, a fine agosto, ma purtroppo i piatti erano esauriti! così ci siamo riviste ad inizio autunno e ho potuto fare la mia 'ordinazione'. me li sto godendo da circa un mese e non mi stancano mai!
mi raccomando, visitate il suo sito! https://danielalevera.wordpress.com/

funghi champignon ripieni gratinati al forno

per la cronaca 'veneziana', i Bochaleri faranno un mercatino delle loro ceramiche per Natale, dal 17 al 22 dicembre presso la loro sede a Castello 1257 di fronte alla Serra dei Giardini (10-17), fateci un salto se capitate a Venezia. è in una zona bellissima e ancora autentica!
http://www.bochaleri.it/wp/ 


i piatti sono belli ma devo ancora lavorare sulla disposizione del cibo!
tra l'altro, senza saperlo, a casa avevo già due sottopentola fatti da Daniela sempre comprati al mercatino (a cui ne ho aggiunto un terzo!)


sicuramente saranno i piatti che userò anche durante le feste di Natale! 
e a proposito di Natale/Capodanno, a parte il fatto che non so ancora di preciso cosa farò e dove lo farò, so di certo cosa non mangerò: non mangerò carne/pesce/latticini/uova perché ho intenzione di festeggiare senza crudeltà verso gli animali.
credo che mi tornerà utile una ricetta che ho sperimentato già qualche volta - ancora mai pubblicata sul blog - ispirata (ancora una volta!) alla macrobiotica giapponese e che si è rivelata perfetta anche per i miei obento vegani: il polpettone di lenticchie e miglio.
premetto: non amo le lenticchie (di solito le mangio solo a Capodanno perché, si sa, sono di buon auspicio) e non amo il miglio (ci ho provato ma niente...non mi convince) ma in questa ricetta si sposano e si 'perdono' meravigliosamente, trasformandosi in qualcosa di diverso, e di meglio! sospetto che il merito sia dei funghi...


il polpettone come portata principale e qualche contorno 'tattico' e goloso: non serve altro. non è detto che durante le feste ci si debba necessariamente strafogare!

ed ecco la ricetta

Ingredienti
:: 100 gr di lenticchie
:: 1/2 cup di miglio
:: 1 carota grattugiata
:: funghi secchi (lasciati in acqua per qualche ora) abbondanti!
:: 1/2 porro sminuzzato
:: 40/50 gr di semi di girasole sminuzzati al mixer
:: 1 patata (cruda!)
:: 2 cucchiai di farina senza glutine Schaer (mix it)
:: olio, sale, tamari q.b.

cuocete (separatamente, mi raccomando) le lenticchie ed il miglio. hanno più o meno lo stesso tempo di cottura, una ventina di minuti. io lesso le lenticchie e cucino il miglio in modo che assorba tutta l'acqua di cottura, calcolando 1 parte e mezza d'acqua per ogni parte di miglio. lasciateli intiepidire e quindi incorporateli in una terrina, conditeli con un po' d'olio e sale. sminuzzare i funghi ed aggiungeteli a miglio e lenticchie. quindi incorporate anche: la carota grattugiata, il porro sminuzzato, la patata (grattugiatela finissima), insaporite con un po' di tamari ed aggiungete la 'farina' di semi di girasole (io li passo col frullatore ad immersione ed ottengo una polvere molto sottile). aggiustate la consistenza e l'umidità dell'impasto con un paio di cucchiai di farina Schaer. ricoprite uno stampo da plum-cake con carta da forno ben oliata, versare l'impasto del polpettone e compattarlo per bene, oliare la superficie e passare al forno per 25 minuti, coprendo con un foglio d'alluminio. ultimare la cottura per altri 25 minuti, scoperto. lasciar raffreddare e tagliare a fette!

Japan memories: eating out in Kichijouji - Hitoto

Hitoto, quando ancora si chiamava Base Cafe, nella recensione di un libro di cucina dedicato alla macrobiotica

non importa quanto tempo passi, sempre lì torna il mio cuore: in Giappone! ed allora non mi sembra per nulla fuori luogo riprendere dai miei racconti di viaggio interrotti, con un salto temporale di più di un anno, precisamente al 14 novembre 2014, per condividere un pranzo davvero speciale - macrobiotico! - in un ristorante che, ahimè, a primavera 2016 chiuderà, causa demolizione edificio. per quanti stiano programmando una vacanza natalizia nel Sol Levante, un posto da non perdere davvero: si tratta di Hitoto a Kichijouji, Tokyo. 
Hitoto, però, non è solo un ristorante: fa parte di una realtà più grande, Organic Base, che è anche scuola di cucina macrobiotica e casa editrice - le attività in questo senso continueranno, per fortuna! per saperne di più (ehm....solo in giapponese) vedere link sotto

If you are going to be in Tokyo for Christmas or early 2016, hurry up and visit Hitoto macrobiotic cafe before its scheduled closing in spring 2016! formerly named Organic Base cafe, Hitoto is a cozy macrobiotic cafe located in Kichijouji (address and details below), open 12am to 10pm (closed on Tuesday and Wednesday) where you can enjoy a vegan meal and some gluten-free dishes, although you need to explain in details about your allergies (I explained it in Japanese and unfortunately I did not tested the waitress English!). The building is very old, therefore it will be demolished and re-built next year, loosing its unique atmosphere. This is the reason why Hitoto owner has decided not to re-open his macrobiotic cafe in the new building, cause 'it will never be the same'. But Organic Base also means macrobiotic cooking classes and this activity will continue in their studio located in Musashino. I really hope I will be able to attend, someday! They offer a systematic macrobiotic course but also one-day classes on specific themes, guess I'll try and schedule my next trip in order to attend at least one of those one day classes: http://www.organic-base.com/class/ 

http://blog.livedoor.jp/organicbase/ 


Appuntatevi l'indirizzo del ristorante, intanto: 
Musashino shi, Kichijouji Minami-chou 1-6-7, 3 floor
tel & fax|0422-46-0337aperto 12.00-22.00, last order 21.00 (chiuso martedì e mercoledi)

questo ristorante era nella mia lista dei desideri già da qualche anno - dal 2010, per la precisione, all'epoca si chiamava ancora Organic Base Cafe - spuntato fuori dalle pagine di un libro sulla cucina integrale e macrobiotica giapponese in un collage di foto che mi ha subito stregata: interni ed arredamento a dir poco spartani - cemento e tavoli di recupero ma un'atmosfera calda ed accogliente - e dei set menu dall'aria terribilmente giapponese (senza carne o pesce per cui perfetti anche per chi è vegano!). 

una foto d'insieme del nostro pranzo. purtroppo alcune delle pietanze del set menù non erano adatte alle restrizioni della mia dieta da celiaca, ma sono rimasta ugualmente super soddisfatta!
da celiaca in Giappone, bè, non è stato facile, ma rispetto al viaggio del 2010 sono stata più intrepida negli assaggi culinari e alla fine, ne è valsa la pena (senza effetti collaterali!). 
la ragazza che ha preso le ordinazioni si è mostrata un po' intimorita quando le ho spiegato delle mie allergie (la macrobiotica spesso prevede che il riso integrale venga mescolato con altri cereali) ma alla fine è andato tutto liscio: riso integrale, zuppa di miso, aemono (verdure scottate e condite con una crema a base di tofu) e sunomono (pickles) per il mio primo assaggio di macrobiotica giapponese. ovviamente il tutto è anche vegano!


l'oshibori (il piccolo asciugamano inumidito - caldo o freddo a seconda della stagione - che viene offerto al cliente prima del pranzo) era leggermente aromatizzato con una fragranza al pino: questo sì che è 'servizio'!


adoro il modo in cui è organizzata la cucina: appena protetta dietro il bancone, con tutti gli 'attrezzi del mestiere' in bella vista. e adoro anche la cameriera con il cappello di lana blu!!!


e questa è la foto che immortala il set menù completo: alla fine, abbiamo speso più o meno 25 € in due, questo è il bello dei set lunch in Giappone, prezzi fissi alla portata di tutti (attenzione che a cena la musica cambia!!)

questo è il set menu che ha preso Pasolo, completo di tutte le 'portate'

non ho saputo resistere al foto collage neppure questa volta, con tanto di aggiunta-aggravante di cornicetta in stile natalizio. ma sì, lasciamoci un po' andare!
la scala per accedere al ristorante è davvero stretta e ripida! da un lato, capisco perché sia in programma la demolizione dell'edificio - non dava l'impressione di essere molto anti-sismico - al suo posto ne costruiranno uno a prova di terremoti. certo queste atmosfere si perderanno. sono contenta di averle assaporate, anche se solo per qualche ora. 


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