10 December 2015

e per Natale? polpettone! (gluten-free e vegan, ovviamente)

ma prima, i miei piatti nuovi. sono quattro, sono fatti a mano e sono bellissimi! l'artefice di questa meraviglia si chiama Daniela Levera ed è una giovane ceramista brasiliana che lavora a Venezia: crea, sperimenta ed insegna! l'ho incontrata al mercatino dei Bochaleri, i ceramisti veneziani che espongono nella loro sede davanti alla Serra dei Giardini, a fine agosto, ma purtroppo i piatti erano esauriti! così ci siamo riviste ad inizio autunno e ho potuto fare la mia 'ordinazione'. me li sto godendo da circa un mese e non mi stancano mai!
mi raccomando, visitate il suo sito! https://danielalevera.wordpress.com/

funghi champignon ripieni gratinati al forno

per la cronaca 'veneziana', i Bochaleri faranno un mercatino delle loro ceramiche per Natale, dal 17 al 22 dicembre presso la loro sede a Castello 1257 di fronte alla Serra dei Giardini (10-17), fateci un salto se capitate a Venezia. è in una zona bellissima e ancora autentica!
http://www.bochaleri.it/wp/ 


i piatti sono belli ma devo ancora lavorare sulla disposizione del cibo!
tra l'altro, senza saperlo, a casa avevo già due sottopentola fatti da Daniela sempre comprati al mercatino (a cui ne ho aggiunto un terzo!)


sicuramente saranno i piatti che userò anche durante le feste di Natale! 
e a proposito di Natale/Capodanno, a parte il fatto che non so ancora di preciso cosa farò e dove lo farò, so di certo cosa non mangerò: non mangerò carne/pesce/latticini/uova perché ho intenzione di festeggiare senza crudeltà verso gli animali.
credo che mi tornerà utile una ricetta che ho sperimentato già qualche volta - ancora mai pubblicata sul blog - ispirata (ancora una volta!) alla macrobiotica giapponese e che si è rivelata perfetta anche per i miei obento vegani: il polpettone di lenticchie e miglio.
premetto: non amo le lenticchie (di solito le mangio solo a Capodanno perché, si sa, sono di buon auspicio) e non amo il miglio (ci ho provato ma niente...non mi convince) ma in questa ricetta si sposano e si 'perdono' meravigliosamente, trasformandosi in qualcosa di diverso, e di meglio! sospetto che il merito sia dei funghi...


il polpettone come portata principale e qualche contorno 'tattico' e goloso: non serve altro. non è detto che durante le feste ci si debba necessariamente strafogare!

ed ecco la ricetta

Ingredienti
:: 100 gr di lenticchie
:: 1/2 cup di miglio
:: 1 carota grattugiata
:: funghi secchi (lasciati in acqua per qualche ora) abbondanti!
:: 1/2 porro sminuzzato
:: 40/50 gr di semi di girasole sminuzzati al mixer
:: 1 patata (cruda!)
:: 2 cucchiai di farina senza glutine Schaer (mix it)
:: olio, sale, tamari q.b.

cuocete (separatamente, mi raccomando) le lenticchie ed il miglio. hanno più o meno lo stesso tempo di cottura, una ventina di minuti. io lesso le lenticchie e cucino il miglio in modo che assorba tutta l'acqua di cottura, calcolando 1 parte e mezza d'acqua per ogni parte di miglio. lasciateli intiepidire e quindi incorporateli in una terrina, conditeli con un po' d'olio e sale. sminuzzare i funghi ed aggiungeteli a miglio e lenticchie. quindi incorporate anche: la carota grattugiata, il porro sminuzzato, la patata (grattugiatela finissima), insaporite con un po' di tamari ed aggiungete la 'farina' di semi di girasole (io li passo col frullatore ad immersione ed ottengo una polvere molto sottile). aggiustate la consistenza e l'umidità dell'impasto con un paio di cucchiai di farina Schaer. ricoprite uno stampo da plum-cake con carta da forno ben oliata, versare l'impasto del polpettone e compattarlo per bene, oliare la superficie e passare al forno per 25 minuti, coprendo con un foglio d'alluminio. ultimare la cottura per altri 25 minuti, scoperto. lasciar raffreddare e tagliare a fette!

Japan memories: eating out in Kichijouji - Hitoto

Hitoto, quando ancora si chiamava Base Cafe, nella recensione di un libro di cucina dedicato alla macrobiotica

non importa quanto tempo passi, sempre lì torna il mio cuore: in Giappone! ed allora non mi sembra per nulla fuori luogo riprendere dai miei racconti di viaggio interrotti, con un salto temporale di più di un anno, precisamente al 14 novembre 2014, per condividere un pranzo davvero speciale - macrobiotico! - in un ristorante che, ahimè, a primavera 2016 chiuderà, causa demolizione edificio. per quanti stiano programmando una vacanza natalizia nel Sol Levante, un posto da non perdere davvero: si tratta di Hitoto a Kichijouji, Tokyo. 
Hitoto, però, non è solo un ristorante: fa parte di una realtà più grande, Organic Base, che è anche scuola di cucina macrobiotica e casa editrice - le attività in questo senso continueranno, per fortuna! per saperne di più (ehm....solo in giapponese) vedere link sotto

If you are going to be in Tokyo for Christmas or early 2016, hurry up and visit Hitoto macrobiotic cafe before its scheduled closing in spring 2016! formerly named Organic Base cafe, Hitoto is a cozy macrobiotic cafe located in Kichijouji (address and details below), open 12am to 10pm (closed on Tuesday and Wednesday) where you can enjoy a vegan meal and some gluten-free dishes, although you need to explain in details about your allergies (I explained it in Japanese and unfortunately I did not tested the waitress English!). The building is very old, therefore it will be demolished and re-built next year, loosing its unique atmosphere. This is the reason why Hitoto owner has decided not to re-open his macrobiotic cafe in the new building, cause 'it will never be the same'. But Organic Base also means macrobiotic cooking classes and this activity will continue in their studio located in Musashino. I really hope I will be able to attend, someday! They offer a systematic macrobiotic course but also one-day classes on specific themes, guess I'll try and schedule my next trip in order to attend at least one of those one day classes: http://www.organic-base.com/class/ 

http://blog.livedoor.jp/organicbase/ 


Appuntatevi l'indirizzo del ristorante, intanto: 
Musashino shi, Kichijouji Minami-chou 1-6-7, 3 floor
tel & fax|0422-46-0337aperto 12.00-22.00, last order 21.00 (chiuso martedì e mercoledi)

questo ristorante era nella mia lista dei desideri già da qualche anno - dal 2010, per la precisione, all'epoca si chiamava ancora Organic Base Cafe - spuntato fuori dalle pagine di un libro sulla cucina integrale e macrobiotica giapponese in un collage di foto che mi ha subito stregata: interni ed arredamento a dir poco spartani - cemento e tavoli di recupero ma un'atmosfera calda ed accogliente - e dei set menu dall'aria terribilmente giapponese (senza carne o pesce per cui perfetti anche per chi è vegano!). 

una foto d'insieme del nostro pranzo. purtroppo alcune delle pietanze del set menù non erano adatte alle restrizioni della mia dieta da celiaca, ma sono rimasta ugualmente super soddisfatta!
da celiaca in Giappone, bè, non è stato facile, ma rispetto al viaggio del 2010 sono stata più intrepida negli assaggi culinari e alla fine, ne è valsa la pena (senza effetti collaterali!). 
la ragazza che ha preso le ordinazioni si è mostrata un po' intimorita quando le ho spiegato delle mie allergie (la macrobiotica spesso prevede che il riso integrale venga mescolato con altri cereali) ma alla fine è andato tutto liscio: riso integrale, zuppa di miso, aemono (verdure scottate e condite con una crema a base di tofu) e sunomono (pickles) per il mio primo assaggio di macrobiotica giapponese. ovviamente il tutto è anche vegano!


l'oshibori (il piccolo asciugamano inumidito - caldo o freddo a seconda della stagione - che viene offerto al cliente prima del pranzo) era leggermente aromatizzato con una fragranza al pino: questo sì che è 'servizio'!


adoro il modo in cui è organizzata la cucina: appena protetta dietro il bancone, con tutti gli 'attrezzi del mestiere' in bella vista. e adoro anche la cameriera con il cappello di lana blu!!!


e questa è la foto che immortala il set menù completo: alla fine, abbiamo speso più o meno 25 € in due, questo è il bello dei set lunch in Giappone, prezzi fissi alla portata di tutti (attenzione che a cena la musica cambia!!)

questo è il set menu che ha preso Pasolo, completo di tutte le 'portate'

non ho saputo resistere al foto collage neppure questa volta, con tanto di aggiunta-aggravante di cornicetta in stile natalizio. ma sì, lasciamoci un po' andare!
la scala per accedere al ristorante è davvero stretta e ripida! da un lato, capisco perché sia in programma la demolizione dell'edificio - non dava l'impressione di essere molto anti-sismico - al suo posto ne costruiranno uno a prova di terremoti. certo queste atmosfere si perderanno. sono contenta di averle assaporate, anche se solo per qualche ora. 


18 November 2015

da Palazzo Cini a Maser via Daniele Barbaro


la scala ovale di Tommaso Buzzi a Palazzo Cini
l'autunno a Venezia è bellissimo, non ci si può fare nulla. che sia 'funestato' dalle prime acque alte di stagione o mimetizzato dietro una fitta coltre di nebbia (ne abbiamo avuta un po' in questi ultimi giorni), da novembre si comincia a respirare un'atmosfera più veneziana in città, i turisti diminuiscono e si torna padroni - per poche settimane - di calli e campielli. e poi arriva la settimana della festa della Salute (di solito già ad aprile comincio a dire, per scherzo ma poi non tanto, 'chissà che arrivi presto la festa della Salute!).

le foto del post di oggi sono più o meno tutte dedicate alla mostra che si è appena chiusa a Palazzo Cini a San Vio, 'Tiziano e Veronese. I ritratti di Daniele Barbaro', e legano palazzo Cini a Villa Barbaro a Maser proprio attraverso la figura di Daniele Barbaro. 
con una tappa intermedia al ristorante Frary's dove ho messo un po' in difficoltà la cucina, perché vabbè senza glutine, ma senza glutine, vegetariana e allergica alla cannella forse è un po' troppo!

la sala dei Polittici a Palazzo Cini
riprendiamo da Palazzo Cini, che ha chiuso il 15 novembre e riaprirà a primavera con la nuova programmazione, per chi se lo è perso. Le collezioni esposte nelle sale del palazzo ovviamente valgono da sole la visita - in particolare la parte dedicata al Rinascimento toscano con autori tipo Botticelli, Pontormo, Piero della Francesca per non farsi mancare nulla! -  ma di solito sono arricchite da un 'Ospite a Palazzo' (il più recente è stato Beato Angelico), ovvero un'opera di particolare pregio in prestito da altri musei, che viene esposta solo per un breve periodo.


this time it's mainly about the exhibition held at Palazzo Cini, celebrating humanist and philanthropist Daniele Barbaro, who was born exaclty 500 years ago. The Palace alone is worth the visit, as it houses a remarkable collection of masterpieces from Renaissance Florence, with paintings by Botticelli, Pontormo, Piero della Francesca and Filippo Lippi. For the records, the exhibition ended on November the 15, but the Palace will open again in spring.
Beside the permament collection, I wanted to visit the temporary exhibit on Daniele Barbaro for a 'personal' reason: together with his brother, he commissioned Andrea Palladio to design his country home Villa Barbaro (see picture below), which is now part of the Unesco World Site, and which is where my grandparents lived and worked all their lifetime (great memories for me as a child!!).
If you want to know a little bit more about Palazzo Cini and Villa Barbaro, check the following links:
www.palazzocini.it

Ritratto di Daniele Barbaro ad opera del Tiziano
gli ospiti a Palazzo di quest'anno me li sono persi tutti ma sono riuscita a visitare la mostra dedicata alla figura di Daniele Barbaro, umanista e scienziato di cui si festeggia quest'anno il cinquecentenario della nascita, che fu anche committente, assieme al fratello, di Villa Barbaro a Maser (progettata nientepopodimeno che dal Palladio), dove per una vita hanno lavorato i mie nonni. insomma, non potevo proprio perderla!
Se volete visitarla virtualmente, saperne di più o semplicemente dare un'occhiata al sito di Palazzo Cini, questo è il link: www.palazzocini.it 

Venezia autunnale
la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari
e dato che era il mio ultimo sabato di riposo, dopo la mostra abbiamo pranzato fuori, sempre al ristorante arabo-greco Frary's: questa volta ho preso dolmades con hummus, insalata greca classica ed un contorno di verdure di stagione, tutto senza glutine e vegetariano. Stavolta ho davvero messo in difficoltà la cuoca perché la mia allergia alla cannella non va d'accordo con la cucina etnica...
pranzo al ristorante Frary's
pranzo analcolico con tè alla rosa
after the exhibition, we had lunch at Frary's: dolmades with chickpea hummus, Greek salad and seasonal vegetables....delicious, glutenfree and vegetarian.
antipasto di dolmades e hummus
insalata greca e contorno di verdure di stagione
ed ecco una foto di Villa Barbaro a Maser, scattata durante l'ultima gita a casa di mia zia. nella casetta che si intravvede a fianco della villa, a destra, abitavano i miei nonni (e lì fuori ho scorrazzato tante volte circondata da un esercito di dolcissimi spinoni, tipo una ventina!)

and here is a picture of Villa Barbaro in Maser, taken when I last visited my aunt who still lives nearby. Veneto countryside is really beautiful in autumn.
Cheers!
Villa Barbaro a Maser
in macchina verso Maser, perché le nostre campagne non hanno nulla da invidiare ai paesaggi toscani o francesi (eccetto forse per il fatto che non sappiamo davvero preservarle e valorizzarle...)
Le nostre belle campagne!





28 October 2015

Mele a Mel, tagliatelle panna e funghi veg + alcune considerazioni sulla mia dieta cruelty free


sfornato un rudimentale primo tentativo di torta di mele vegan (inaspettatamente ben riuscita, ma migliorabile), ed infornato il polpettone (sempre vegan) di lenticchie e miglio, mi godo ben 25 minuti di 'relax' - scanditi dal timer del forno - qui nel mio angolo-blog sempre più trascurato (ma mai dimenticato). ai pochissimi iscritti, dico grazie (per non esservi dis-iscritti), non garantisco maggior assiduità negli aggiornamenti ma spero di riprendere il ritmo di qualche tempo fa, visto che, nonostante la latitanza, cucino parecchio (e mangio di più!), per cui di materiale da postare ne ho accumulato un bel po'!
vorrei cominciare con una ricetta tanto semplice da essere quasi imbarazzante...un piatto di quelli che richiede giusto il tempo di cottura della pasta e pochi ingredienti 'senza scadenza', di quelli facili da tenere in dispensa e che tornano utili nei momenti di sconforto. tipo quando diluvia e fa acqua alta (bè, capita solo qui a Venezia) torni a casa dal lavoro alle sette e mezza con i calzini umidi dentro le scarpe da ginnastica, zero voglia di cucinare ed una fame da lupi.



TAGLIATELLE PANNA E FUNGHI (senza glutine, vegan)
:: due nidi di tagliatelle di mais della Molini di Ferro (4 nidi se siete in dolce compagnia)
:: una manciata abbondante di funghi secchi misti (io uso Coop) abbondantissima se siete in due
:: 80 ml (160 se siete in due) di panna di soia senza glutine Isola Bio
:: 1 bustina di brodo vegetale Bauer
:: 1 spicchio d'aglio
:: 50 ml di acqua circa
:: curcuma, noce moscata, pepe q.b.
:: facoltativo, prezzemolo tritato fine/un pugnetto di spinaci lessi

per ottimizzare i tempi di solito faccio così: arrivo a casa e, prima di infilarmi sotto la doccia, metto in ammollo i funghi in acqua bollente così, al momento di mettere su l'acqua per la pasta, sono già sufficientemente morbidi per essere usati. in una padella faccio dorare uno spicchio d'aglio in poco olio extravergine di oliva, aggiungo i funghi (i più grandi li taglio a striscioline, ma mi piacciono a pezzettoni) e faccio andare per due, tre minuti. quindi aggiungo un po' d'acqua calda, il brodo vegetale, la curcuma e lascio andare a fuoco basso e pentola coperta finché la pasta non è pronta ( le tagliatelle di mais della Molini di Ferro cuociono in 8/9 minuti, le tengo un minuto indietro perché poi le spadello con il sugo di funghi). se nel frattempo la base di funghi si asciuga troppo, aggiungo un po' dell'acqua di cottura della pasta. quando la pasta è quasi cotta, incorporo al sugo di funghi la panna di soia (attenzione, agitare un po' la confezione prima di versare, ma non troppo), grattugio abbondante noce moscata e faccio prendere il bollore (giusto il tempo che si addensi un po'!). a questo punto il sugo è pronto e basta spadellare la pasta un minuti, pepare e servire. 

un'altra versione, più verdurosa ma altrettanto di soddisfazione, è funghi+spinaci. in questo caso, quando fate andare i funghi nel brodo vegetale, aggiungete anche gli spinaci già cotti e leggermente strizzati e poi procedete come sopra.



cambiando lidi ma non argomento - sempre cibo è - ecco la gallery dell'edizione di quest'anno di Mele a Mel! ad ottobre finalmente ho avuto i sabati di riposo - ma da novembre retrocedo al venerdì, di nuovo - così mi sono costretta ad una gita in giornata fino a Mel (Belluno) per questa sagra tutta dedicata alla mela. prodotti un po' più cari - i fagioli gialèt 20 € al chilo....ne vogliamo parlare? - succo di mela appena spremuto sempre buonissimo, la solita - in senso buono! - mostra dei bonsai ed un bottino di 5 chili di mele della zona, che spero diventino il mio vaccino anti-influenzale per quest'anno
nelle foto, prodotti di stagione e una 'veduta' della piazza principale di Mel, dalla scalinata della chiesa. 


immancabili, le mele!


ed ecco alcuni scatti dei bonsai: mi piace ritrovare un angolo di Giappone qui in montagna, mi fa ricordare che con la mente si può viaggiare, in ogni momento. che per un po', a volte anche per un giorno intero, posso semplicemente fingere di essere altrove, facendo le stesse cose di sempre.


questa, in Giappone, è proprio la stagione degli aceri



in tema di mele, in uno dei cortili storici aperti solo in occasione della sagra, frittelle di mele appena fatte (sotto). io ovviamente mi sono dovuta astenere ma con le Canada prese a Mel ho fatto due torte, una tradizionale e l'altra (sfornata oggi) vegan. 
ed a proposito di vegan...



a proposito di dieta vegana, cruelty free, ieri ho comprato un integratore di vitamine del gruppo b, perché l'unica cosa che il nostro corpo non produce e che va integrata se si segue una dieta vegana è la vitamina b12. così posso finalmente passare all'upgrade, da vegetariana a vegana. certo, da celiaca, non è facile. ma come dicono i fantastici ragazzi di Vegan Chronicles, vegana per etica, non per salutismo. nessuno mi impedisce di cenare a popcorn, patatine e birra, ecco. con le patatine, potrei pure suicidarmi!
oggi però mi sono resa conto che non sono brava ad 'argomentare' la mia scelta. ho gli argomenti, non i numeri (le statistiche, etc), ma quando mi scontro contro (o con?) convinzioni del tipo 'allevamento intensivo di bestiame e coltivazione di verdura hanno lo stesso impatto ambientale' capisco che il problema non è che a me mancano i numeri, ma che al mio interlocutore mancano le informazioni di base. o meglio, gli manca la volontà di informarsi. 
tra le persone a me vicine e quelle che conosco, non c'è neppure un vegano, ma va bene così, perché penso che, comunque, le scelte individuali vadano rispettate. solo, non sopporto quando queste scelte sono dettate dalla superficialità. rispetto una persona che, pur consapevole della crudeltà degli allevamenti e di tutto quello che vi succede, mi dice 'io la carne la mangio lo stesso'. persino quando la motivazione è solo 'pigrizia'. perché almeno non ha chiuso gli occhi, perché forse un giorno cambierà idea. perché attraversa questa vita guardandosi intorno. perché ha pianto come ho pianto io guardando certe immagini e questo, in qualche modo, ci lega e ci accomuna. ci permette di comunicare.
ma la superficialità, di chi neppure si prende la briga di capire come funzionano le cose, e, sentendosi in qualche modo messo a nudo e sotto accusa dalle scelte consapevoli fatte da altri, le attacca denigrandole con argomentazioni piene di luoghi comuni, questa no, non la perdono. 
questo lo dovevo a me stessa.

e per chiudere, qui sotto, una foto di sghimbescio del tappetino da cucina fatto con jeans riciclati preso dalle vecchine di Mele a Mel. se Wallis Simpson diceva 'non si è mai troppo magri nè troppo ricchi', io dico 'non si possiedono mai abbastanza borse e tappetini per la cucina!'.


23 September 2015

秋 FOOD IS GOD - Palazzo Zen, Venice

anche i colombi cominciano a sentire il freddo...
ついに気温が少し下がってきて秋になったそうです。Veneziaの「有名な」ハトも我慢して冷たい風の当たらぬ場所で日差しを待っています。可哀想だと思うのは私だけですか?
会社の状態はぜんぜん進まないみたいです。労働者組合の係り人は再就職の手伝いをしてくれると言われても、 ある人のためだけに頑張っていると思います。内の会社はVenezia県の部分ですけど、私達の契約は公務員と違うので、会社の解散の後どうなるかまだ分かりません。でもね、多分空き間が開いてきたかも。Venezia県の外の会社に入るための公募を公示されたので、今の65人ぐらいの中から6人が選ばれて、サンセルボロサービスと言う会社に移動される可能性です。じゃ、応募してみたので、来週の月曜日に面接があります。
上手くいったら嬉しいけど、それと同時にすごく疲れていて本当に休憩したいんです。去年日本へ行くために3ヶ月の休職を頼んでみたけど無理だったので、バカンスだけで行ってきた。でも日本に3ヶ月ぐらいの滞在する夢を諦めたくないわよ。
再就職できたら、しばらくの間長い休憩を取れそうもないけど。悩んでいます。。。

Santi Giovanni e Paolo e la facciata della Scuola Grande di San Marco 
and now I switch to English. I haven't seen the two main exhibitions of this year art Biennale yet - I'd rather go to the architecture Biennale next year! - but there are many smaller exhibitions related to the Biennale scattered all over Venice and this is one of them. well, actually, it is Expo-related as the theme is food. Title FOOD IS GOD. Design Exhibition of Chinese Dining Utensils', chief curators Marino Folin and Wang Liduan, promoted by EMGdoART Foundation. Open everyday but Tuesday from 2.30pm to 7.30pm
Palazzo Zen, Cannaregio 4924 - Venezia


on display many utensils used by farmers in the countryside but also some amazing sets of dining plates and vases, created by contemporary artists using not only clay but also wood, metal and mixed materials. I'm planning to visit it again as I could not stop long enought to see also the documentary they play inside. 


this is a technique for repairing broken ceramics I've learned about from a Japanese magazine I bought a while ago, actually there are also some repair kits available on the internet! it's called Kintsugi (金継ぎ), guess I need to try it on my favourite tea-cup, someday (but I prefer to wait until the next trip to japan and buy a kit there ;)
io all'esposizione, immortalata a tradimento!
this is me taking pictures!


another beautiful table set. the works on display are really astonishing but the palace alone is worth the visit.
FOOD IS GOD. Design Exhibition of Chinese Dining Utensils'
Open everyday but Tuesday from 2.30pm to 7.30pm
Palazzo Zen, Cannaregio 4924 - Venezia


on the walls, panels with plastic food (reminded me of Kappabashi Dori!). 
I don't know if food is actually god, but it has so much to do with what we are and how we relate to the planet and to animals. I just can't stop thinking of all the harm we do to Nature (have you seen the 'Nature's speaking' series of videos? they give me goose bumps!) and to all her creatures. I really hope it will stop. as for me, I'm eating only veggies (and tofu and beans, drinking beer with organic chips!!) even though once in a while I use eggs for baking sweets and eat cheese on the delicious gluten-free pizza Paolo makes for me, but I'm working to find substitutes for that too.
my new hero is Joaquin Phoenix and I will #fastagaintslaughter on October 2. 

04 August 2015

Redentore Festival 2015


時間が経つのは速いっ!
この前更新してからもう一ヶ月すぎで、毎回ブログを更新しようと思ったら、忙しいというより、やる気がない。勿論、7月から毎日仕事も忙しくなる一方だけど、それより会社の状態は心配で、将来のこともわからなくなってしまうので、やっぱり体も疲れやすくなるかもしれない。その上、今年の夏は暑いっ!生まれて初めてこんなに暑い夏!食欲はそのままだけどさ。。。夏なのに、ぜんぜんやせられない!


restaurants and locals alike, getting ready for the evening fireworks display. it was the night of the 18th of July, the Redentore festival so loved and cherished by Venetians.
会社のことだと、もう決めた。10月3日に会社が解散されます。というのは、今年の4月から解散がスタートされて、最後のお給料などは9月です。4日から無職。。。?
 boh!!!

鬼は外、福は中!」お願いしまーす。


locals mark their chosen spot for seeing fireworks at 11.30pm early in the afternoon, with colorful paper baloons...or with a note on the brick walls! "reserved for Baffa-Baldrocco family" as in the picture below!



ではでは、今度の写真集はVenezia人に大好きなレデントレ祭と花火大会です。携帯電話のカメラを花火セッティングにしても、うまく撮れなかった。。。選んだ位地も駄目だったね。写真の右部分を見てみたら、すぐ分かる : 大きな街灯があって、フラッシュみたいに光っている。残念、残念!

curious Venetian cat exploring my handbag
and the ideal spot for a wine aperitif, El Réfolo along Via Garibaldi, my favourite in town!


Venice is much more about stones than it is about trees but here and there a lonesome tree can surprise you. it is just around the corner

08 July 2015

Dining out in Venice: Frary's

una scelta davvero notevole di piatti senza glutine - e anche vegetariani+senza glutine, cosa non da poco - in uno dei pochi ristoranti seriamente etnici in città! Frary's a Venezia, provato per voi
era più o meno dal viaggio in Giappone, ovvero da novembre 2014, che non mi concedevo una cena fuori come si deve. ed era davvero molto tempo che desideravo tornare in questo storico locale di Venezia - ci andavo da 'non celiaca', ovvero prima della diagnosi, già ai tempi dell'università - ed ora mi chiedo solo, perché non lo ho fatto prima?? dovrò necessariamente recuperare il tempo perduto moltiplicando le occasioni e le scuse per cenare fuori! 
sono sempre un po' titubante in questi casi, perché, oltre ad essere celiaca - e ad aver abbracciato un'alimentazione il più possibile vegana/vegetariana - sono anche allergica - brutalmente! - ai crostacei ed alla...cannella! già, la deliziosa spezia che utilizzavo a profusione specialmente nelle torte di mele e che, in effetti, è molto comune nella cucina etnica.
quando ho chiamato per prenotare, quindi, ho fatto la lista di tutte le mie allergie - mi sento un po' una pittima in questi casi ma meglio essere scrupolosi prima che patire gli effetti dopo -  e la grande disponibilità della ragazza che ha preso la prenotazione mi ha tranquillizzata non poco (altro motivo per cui mi sento la benvenuta a tornare! e, credetemi, a Venezia non è cosa che capiti così spesso).

la cosa che mi ha più stupita, poi, leggendo il menù, è la grande varietà di piatti adatti a noi celiaci che offre il ristorante. non una striminzita scelta tra due o tre pietanze, ma varie specialità sia greche che arabe tra antipasti, primi, secondi e dolci. direi che, dopo molto, ho provato di nuovo il cosiddetto 'imbarazzo della scelta' (scusate, questa forse me la potevo risparmiare ;)
per cui...cominciamo!
io, con un antipasto misto di falafel (polpette di ceci) e dolmades (involtini greci in foglia di vite) con due deliziose salse, una ai ceci e l'altra ai peperoni; e Paolo con delle polpette kurde di carne (nella prima foto)

come 'primo/unico' ho scelto questo appetitoso piatto a base di riso e pollo (sì, lo so, ho sgarrato con il vegano, ho mangiato del pollo, ma la prossima volta farò meglio!) "servito con chermula di menta - cito - il pollo marinato alla menta e olive nere esalta la fragranza dello zenzero e della curcuma" (confermo!) mentre Paolo, lui sì, si è tenuto sul vegetariano con un piatto di magluba (non so però se l'ortografia sia giusta) riso alle verdure con uvetta e una salsa a base di yogurt.
e per finire - visto che il gelato zenzero e cannella non è tra i dolci con spiga sbarrata (e ha la cannella...) ho preso uno sahlab, crema araba di latte , acqua di rose, cocco e pistacchio, leggera e perfetta come fine pasto. siccome mi faceva voglia il caffè arabo al cardamomo e acqua di rose, ho preso pure quello
e per una volta, ci metto pure la faccia!
un posto davvero 'coccolo' - forse un po' caldo dentro, perché non avevano ancora attivato il mode 'estate' (ma l'altro giorno sono passata di lì in passeggiata post-ufficio e la vetrata esterna era aperta, per cui la temperatura la sera dovrebbe essere piacevole) con ottimo cibo, e prezzi davvero onesti! super-consigliato.

久しぶりに外食しました。ずっと前から行きたかった「Frary's」というギリシャとアラブ料理屋さんでグルテンなしのセレクションがおおくて、びっくりしました! 久しぶりにと言ったら、たぶん去年の日本旅行でした。。。食アレルギーがある人には時々外食するのが気になるでしょう。私はグルテンだけでなく、甲殻類とシナモンのアレルギーもあるから、何時も迷惑をかけてしまいます。しかし電話で予約した時には詳しく知らせてたので、お店の女の子もちゃんとメモとってくれて、安心しました。

思ったよりメニュのグルテンなしセレクションが多くて、喜びました。何回行っても、まだ食べたことのない料理が食べそうです!今度クラッシック「falafel」と黒オリブ/ミントのマリネードの鳥肉ご飯とアラブ風味甘いミルクプリン。
美味しくて、やすいっ!!
una me beata, finalmente di nuovo a cena fuori! birra Pedavena senza glutine e una delle chiese più belle di Venezia appena un ponte più in là!
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