28 February 2011

Tuesday bento

l'obento che ho preparato per domani soddisfa di più il mio senso del colore. patate e fagioli azuki in insalata (con basilico) broccoli e cavoletti di bruxelles al vapore, una mini scamorza a fette

晩ご飯のおかずはお弁当に変身

ovvero come sono furbi questi giapponesi.
nel senso che, quando ho voglia di rifarmi gli occhi in materia di obento e cucina giapponese, oltre alle varie riviste che ho collezionato in questi ultimi anni, mi concedo un po' di tempo per vagare sul web, e con il magico abbinamento di tastiera Ctrl+stamp salvo delle bellissime schermate testo+foto a tema ricette, perché quando hai la compulsione al collezionismo che scorre nelle vene anche una pagina web può diventare oggetto da collezione. una delle mie attività preferite, è 'sfogliare virtualmente in piedi' la rivista Orange-page, che bisettimanalmente pubblica una preview del numero in edicola con alcune pagine in chiaro (anche se non leggibilissime). scrivo 'sfogliare virtualmente in piedi' perché in giapponese esiste proprio un verbo dedicato all'attività di leggere in piedi in libreria: 立ち読み【たちよみ】 (n) reading while standing (in a bookstore) e sul sito di Orange-page c'è proprio il pulsantino per sfogliare la rivista online. ora, sorge il problema. Orange-page potrei farmela arrivare da japancentre.com, ma costa circa 8 euro più la spedizione mentre il suo costo in Giappone è di 290 yen (2.50 €) oltre al fatto che, essendoci sempre qualche giorno di attesa perché le copie arrivino da laggiù, non so mai quale numero mi capiterà (mi è già successo di aver specificato 'vorrei il la prima uscita di marzo' e di essermi vista recapitare quella di aprile) per cui me ne regalo soltanto un paio di numeri l'anno. tutti quelli che perdo me li sfoglio in 立ち読み e me li salverei anche con il ctrl+stamp, se non fosse che gli astuti giapponesi hanno studiato un metodo per vanificare il lavoro di questo magico duo di tasti. così io, con la collaborazione della mia stupenda canon powershot SX210IS comprata in quel di Kyoto, da ossessionata collezionista quale sono, le schermate me le fotografo.


 questo numero ha come tema in evidenza sulla copertina proprio quello che ho fotografato qui sopra: ovvero l'おかず della cena che finisce direttamente nell'obento per il giorno dopo (お菜【おかず】 (n) (1) (uk) accompaniment for rice dishes; side dish). tra tutti direi che è il modo più semplice per preparare l'obento, semplicemenete salvare qualcosa da quello che si è preparato per cena, o aumentare un pochino le dosi, magari aggiungendo qualcosa che si può fare in velocità la mattina, come una frittata o delle verdure al vapore, e sistemare il tutto in modo un po' curato in un contenitore per il pranzo. i risultati non sono proprio gli stessi visto che un pasto giapponese è composto da molte piccole portate per cui un 'vero' obento oltre al riso avrà almeno altre 4-5 delizie - io personalmente non è che ogni sera mi prepari 4 contorni, anche perchè vivendo da sola ho la tendenza a preferire il piatto unico. a volte, semplicemente, la mattina prima di andare in ufficio mi faccio la carbonara o la classica pasta con i broccoli, le acciughe e il pecorino, e fine. però sono ormai due settimane che ho ripreso regolarmente a fare obento ed al posto di fotografarli, raccolgo annotazioni (ho finalmente  trovato uno scopo al quickoffice del mio cellulare). non importa cosa io decida di portarmi per pranzo, l'importante è dedicare un po' di tempo alla programmazione degli obento della settimana. pensarli in anticipo, molto semplicemente. prepararli in anticipo sarebbe anche meglio (congelare monoporzioni di qualsiasi cosa possa essere congelata ...  mi son persino detta che potrei provare a congelare direttamente l'obento già assemblato, però si perde tutto il divertimento) ma già pensarli mi fa risparmiare un sacco di tempo, soprattutto la mattina quando sono sempre in ritardo. so esattamente cosa cercare nel frigo, le padelle le lascio direttamente sui fuochi la sera così son già pronte, negli 8 minuti che ci impiega il microonde a cuocere a vapore carote broccoli patate sfamo i gatti e rifaccio il letto..così tutto si incastra un po' più facilmente e io sento meno la nostalgia del Giappone, a sapere che per pranzo ho il mio obento.
il mio obento di oggi. riso giappo con un avanzo di sgombro affumicato, tamagoyaki con tegoline, broccoli e carote al vapore. l'obento che ho usato qui è quello più capiente, ma non so perché rendo meglio con il suo gemello più piccolo. 490 ml sono perfetti visto che comunque non sono tipa da stare digiuna tra il pranzo e la cena! l'unica cosa preparata la mattina è la frittata, il resto è avanzo della cena

27 February 2011

sformatini di uova

弁当に向け小さい卵カップケーキ(卵ートマトソースーバジルーパルメサンチース)


ovvero, un'altra sperimentazione volante a base di uova (+ bellissimo timer da cucina giappo comprato al supermercato Seiyu di Chitosekarasuyama proprio l'ultimo giorno, un accessorio a cui non potevo assolutamente rinunciare, lo uso anche per scandire le mezz'ore di studio!) con questi sformatini a base di uova e a misura di obento. siccome sono sempre diffidente quando le ricette richiedono più di tre-quattro ingredienti (sale e olio a parte) mi sono limitata a

:: 3 uova
:: tre cucchiai di passata di pomodoro
:: parmigiano grattugiato a piacere
:: basilico tagliato a striscioline.

Lavorati tutti gli ingredienti in una ciotola, un po' di sale e olio, li ho versati in 5 stampini di silicone e li ho infornati per circa 20 minuti. Prova assaggio a caldo e a freddo: devo dire che rendono meglio a temperatura ambiente, perché il sapore è molto estivo (pomodoro + basilico per me fa proprio estate).

post it: di consistenza rimangono piuttosto bagnati per cui la prossima volta proverò una variante più ferma, aggiungendo un po' di fecola di patate (vediamo)

千歳烏山駅のちかくにあるSeiyuで買ったキッチンンタイマー


21 February 2011

shinzi katoh (ma credo che la traslitterazione giusta sia shinji katou) + muffins senza glutine


things that make a rainy day shine brightly.
la mia 'nuova' *mini tote bag di Shinzi Katoh, per il pranzo!  *comprata in un negozio di biancheria per la casa a Chitosekarasuyama ai primi di novembre e fino ad ora custodita gelosamente in una scatola insieme a tutte le altre amenità varie comprate durante il viaggio. siccome mi son decisa che prima o poi le cose vanno usate, che prima le ciancischio e le consumo per bene, prima ci torno, in Giappone, ecco, il prima è arrivato...




forse un giorno capirò perché queste due foto me le ha caricate storte...il piccolo contenitore con i gatti neri l'ho comprato da Kikuya, il più bel negozio di casalinghi dell'intero universo mondo, a Kichijouji, ed al momento è diventato un porta muffin per la merenda.
 prego notare la cura dei dettagli... l'etichetta all'interno della borsa è bella tanto quanto la borsa (se vi piace il genere ovviamente, che sarebbe 'zakka')


e questi sono i muffins versione cioccolato + nocciole, con la solita ricetta e qualche variante, per cui la recupero e la copio/incollo
eccola:
Ingredienti per 10 muffins (11 in realtà, o 14 più piccoli)

:: 250 gr di farina per dolci Shaer
:: 125 gr di zucchero
:: 1 uovo
:: 2,5 dl di latte di riso da prontuario)
:: 90 gr scarsi di burro
:: mezza bustina dilievito per dolci (da prontuario)
:: cacao dolce in polvere (da prontuario)
:: cioccolato fondente in scaglie (da prontuario)
:: farina di nocciole
:: un pizzico di sale

Sciogliere a bagnomaria il burro. In una terrina setacciare la farina con lo zucchero e incorporarvi poi il cacao e il cioccolato in scaglie e le nocciole, il sale, il lievito e mescolare bene tutti gli ingredienti. Aggiungere poi l'uovo, il burro sciolto ed il latte, amalgamare il composto con un cucchiaio fino ad ottenere un impasto morbido e senza grumi, che verserete nella teglia da muffins leggermente oleata a cucchiaiate. Infornare a 180° per 20, 25 minuti.
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