19 September 2010

graphic design Japan

fino al 20 ottobre, la Galleria di Piazza San Marco della Bevilacqua La Masa ospita la mostra "Graphic design dal Giappone. 100 poster 2001-2010" (5 € il biglietto intero, 3 € se siete residenti o nati a Venezia; chiusura lun. e mart.).

Convinta che non si  potessero fare fotografie non mi sono neppure portata dietro la macchina fotografica. Ne ho fatte un bel po' con il cellulare però, visto che non c'erano divieti.
La qualità (delle immagini) é mediocre, ma la mostra vale una visita.





un paio dei poster in mostra li avevo già visti alla Fondazione Cini due anni fa. per tutto ciò che è immagine e colore (dalla grafica, al packaging, ai pattern dei tessuti tradizionali) i giapponesi hanno la scintilla del genio.
dovrò recuperare le foto che avevo fatto all'epoca ed aggiungerle qui (ma sono salvate nel pc fisso che mi si accende una volta su 15)!

questo è il poster che ho appeso in camera (che non c'entra con la mostra)


pranzo giappo

o almeno, semi-giappo con variazioni obbligatorie senza glutine (il brodo per gli spaghetti di soba - grano saraceno - è una versione casalinga-senza glutine dell'originale: solo brodo ottenuto con katsuobushi, tamari ed erba cipollina) questa soba 100% gluten free è della Lima Food

questo è il pranzo di oggi: cicoria condita con tamari e sesamo nero, soba in brodo, salmone al forno (più una coppetta di sorbetto ai fichi di Grom, da svenimento)

13 September 2010

viaggiatori nel tempo

il collezionismo è una patologia.
o almeno, lo è quando si cominciano a collezionare oggetti non per le loro peculiarità estetiche ma esclusivamente per la loro funzione: sempre la stessa. come niente fosse, mi trovo ad avere quattro agende 2010. bè, una è una 2011 18 mesi, ma siccome l'ho comprata perché contiene ben 6 mesi del 2010, conta di più come quarta agenda 2010. colleziono anche scatole. ma questo è normale. una diversa dall'altra, per colore, forma, decorazione, epoca. piccoli capolavori intagliati nel legno, svuotati per contenere, ognuno vale per sè e che rimanga vuoto o lo si riempia di caramelle, puntine o vibrisse di gatto, poco importa. una collezione degna di rispetto. ragionevole.
ma con le agende non so davvero come giustificarmi.
il mio 2010 ha su per giù 2077 giorni. e sospetto che riuscirò a migliorarmi, il prossimo anno. quello che conta è il metodo. e la perseveranza.  perché, ci si potrebbe lasciar scoraggiare, dall'inesorabile scorrere del tempo. a settembre, comprare un'agenda che è già scaduta per tre dei 18 mesi e cominciarla dal primo giorno con appunti sul futuro. il 28 giugno e il 9 settembre assieme come fossero due universi paralleli. perché le agende sono come macchine del tempo, non si può non intuirne la magia. le si può scorrere avanti indietro, riempirle a ritroso. inventarle per i mesi che ancora non sono trascorsi, con cose che non si realizzeranno mai.
mi sono spesso chiesta chi mai potesse comprare quelle che rimangono invendute per l'anno in corso e che qualche astuto cartolaio ha il coraggio di vendere a prezzo scontato - stanno sempre in un espositore vicino alla cassa, l'equivalente di lamette per la barba e profilattici del supermercato. ero convinta che semplicemente si trasformassero in impropri block-notes e che venisse dimenticato il loro essere 'agende', passato sotto silenzio o ricoperto da della carta fiorentina fissata con il nastro adesivo.  invece no. capisco ora, che c'è un universo di viaggiatori del tempo come me, là fuori, che ha bisogno di pezzi di ricambio per non restare a terra. viaggiano su e giù - saltano persino da un'agenda all'altra, annotando il visibile e l'invisibile -  sempre attenti a tenerne una da parte per ogni anno. ancora bianca. inesplorata.



la rabbia svapora dopo qualche riga. un panino burro e salmone affumicato e una teglia di zucca e porri gratinati.
 
 


12 September 2010

un post al mese

neppure a farlo apposta, questo sembra essere ormai il mio ritmo per l'aggiornamento del blog: un post al mese. ma chissà, i preparativi più impegnativi sono conclusi (l'ultima settimana è stata decisiva, soprattutto sul fronte alloggio) e forse riuscirò a ritagliarmi qualche momento in più da passare qui e sul mio blog dedicato all'obento!. avevo del materiale pronto e contavo di dedicarmici durante le vacanze montane, ma la chiavetta internet mi ha tradito e non sono riuscita a connettermi neppure una volta.

comunque.

è tutto pronto per la partenza. tutto, tranne me! impazienza e terrore si alternano più o meno ogni 30 secondi, farà bene al mio organismo? boh.

però questi sono più o meno affari miei che non approfondirò qui. di solito qui ci sono le ricette, qualche delirio fotografico ed i lavori a maglia o cucito (che non si concludono mai). dato che io lascio sempre le cose a metà e  poi loro mi perseguitano rispuntando ad ogni angolo di casa (anche perché non dispongo, per loro, di un armadio stile creperie di Locronan, o di una bella cassapanca come quelle che avevo in casa vecchia, ma solo di 5 finestre con altrettante maniglie che diventano appendini per innumerevoli borse e che temo siano arrivate al limite di tenuta) quest'anno sono riuscita a finirne almeno una. la mia granny's bag con tessuto super giappo. eccola qui. ci ho messo persino la cerniera! (mai più...)









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