29 December 2005

muffins



ho comprato la teglia da muffins, il ricettario ed ora non mi resta che sperimentare ed adattare le ricette al problema celiachia. prossimamente i risultati!

09 December 2005

Risotto al nero di seppia



Siccome non a tutti piace il riso con i piselli...ecco un'altra ricetta tipicamente veneta.
Ingredienti per 4 persone:
- 600 grammi di seppie
- 300 grammi di riso superfino
- 1 manciata di foglie di prezzemolo
- 1 cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- mezzo bicchiere di vino bianco secco
250 grammi di passata di pomodoro
-1 litro di brodo di pesce o vegetale, bollente
- 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale e pene q.b.

Se siete capaci (io non lo so fare, ma rimedierò :) togliete la pellicina che riveste le seppie, eliminate osso, occhi e becco, tenendo da parte i sacchetti che contengono l'inchiostro, poi lavatele, asciugatele e tagliatele a listarelle. Lavate, asciugate e tritate il prezzemolo.
Scaldate l'olio in una casseruola e soffriggete la cipolla sbucciata e affettata, e l'aglio sbucciato (che va eliminato non appena sarà dorato), quindi aggiungete le seppie e fate consumare la loro acqua; salate e pepate. Unite circa metà del prezzemolo, bagnate con il vino e fate cuocere per 20 minuti.
Unite i sacchetti che contengono l'inchiostro, schiacciandoli con il dorso di un cucchiaio, quindi versate il riso, fatelo tostare mescolando bene e aggiungete anche la passata di pomodoro. Bagnate con un mestolo di brodo bollente e portate a cottura versando altro brodo solo quando il precedente sarà evaporato. Prima di servire unite al riso il rimanente prezzemolo.

Risi e bisi



Ecco, mi sono impigrita (ma il cervello frulla e lavora perché la Vigilia di Natale quest'anno si fa da me, per cui devo preparare un menù - quasi - consono) e oggi posto un classico della gastronomia veneta, risi e bisi (bisi = piselli) sgraffignato dal supplemento 'La grande cucina regionale' de Il Corriere della Sera. Vabbè.

Ingredienti per 4 persone (eh, loro si che fanno sul serio...finora non so che dosi ho dato, qui :)
-200 grammi di Riso Vialone Nano (io faccio un pugno abbondante a testa e un pugno per la pentola)
-1 kilo di piselli teneri (o surgelati :) non sgranati (nel caso di quelli surgelati, bè...)
-1 litro di brodo vegetale
- 50 grammi di pancetta
- mezza cipolla (io uso lo scalogno che è più delicato)
- 1 ciuffetto di prezzemolo
- 50 grammi di burro
- abbondante grana grattugiato

*Far bollire una piccola parte dei piselli in acqua salata per circa 30 minuti*, ed intanto portare ad ebollizione il brodo. Tritate la pancetta, lo scalogno e il prezzemolo puliti. Fate soffriggere in una casseruola la pancetta e la cipolla insieme con 30 grammi di burro. Quando la cipolla sarà dorata e la pancetta trasparente, unite i piselli e metà del prezzemolo. Aggiungete un mestolo di brodo bollente, coprite e fate cuocere per circa 10 minuti.
*Nel frattempo frullate i piselli che avevate fatto bollire per 30 minuti separatamente con un po' della loro acqua di cottura e unite il passato al brodo in ebollizione*, quindi versate il tutto sui piselli e fate riprendere il bollore. Mescolate bene e unite il riso, quandi portatelo a cottura mescolando spesso. Alla fine otterrete un risotto molto morbido, che andrà mantecato con il restante burro e il parmigiano, e servito dopo averlo spolverizzato con il prezzemolo tritato.

*In caso foste pigri/e come me, saltate la parte tra gli asterischi, ché vien buono lo stesso ;-p

27 November 2005

Risotto di zucca


Uno dei motivi per cui amo l'inverno è perché si tratta della stagione della zucca ^-^
Per questa ricetta bastano pochi ingredienti, ma la zucca deve essere buona buona, dolce e preferibilmente cotta al forno. Per cui, di solito, io procedo così: taglio in 4 pezzi la zucca, la svuoto per bene dai semi e poi la inforno a 180° per circa 45 minuti. Poi con un cucchiaio raccolgo tutta la polpa e la metto da parte per il risotto. Intanto in una pentola dai bordi alti, faccio soffriggere due scalogni tagliati a fettine con dell'olio d'oliva e due prese di sale grosso integrale (quello grigio, pare che sia una bomba di salute :) e poi aggiungo il riso (un pugno a testa e due per la pentola, ma di solito abbondo) e lo faccio tostare per 5 minuti. Poi, pian piano, comincio ad aggiungere del brodo vegetale (lo preparo con dado biologico senza glutammato nè lievito) e lascio cuocere il riso per altri 5 minuti così. Dopodiché, oltre al brodo, aggiungo anche la polpa di zucca, e un'abbondante spolverata di curry. A cottura ultimata, aggiungo il burro e un po' di grana padano.
Un'alternativa più 'ricca' è quella di arricchire il risotto sciogliendovi dentro del gorgonzola o del brie. In questo caso è meglio non usare il curry.

19 November 2005

pesto di noci, salvia e rosmarino



la ricetta originale, letta su una rivista, prevedeva 15 foglie di salvia, 200gr di mandorle spellate, 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 20 gr di burro, uno spicchio d'aglio, un dl di panna fresca e del sale. la mia versione è differente, perché l'ho adattata a quello che avevo a disposizione in dispensa stasera. non ho usato il burro la panna e l'aglio, perché volevo ottenere un pesto leggero. così, ho semplicemente frullato i gherigli di 8 noci, un bel pezzo di parmigiano, abbondanti salvia e rosmarino secchi, olio di oliva extravergine, e con la crema ottenuta ho condito la pasta (di mais). davvero buona, e velocissima da preparare :-)

09 October 2005

crespelle di grano saraceno ai funghi

Questi gli ingredienti per le crepes da farcire poi con un ripieno di funghi e ricotta (vedi sotto):
- 100 gr di farina di grano saraceno
- due uova
- 250 ml di latte
- 30 gr di burro fuso (a bagnomaria)
- un po' di sale (non troppo, così poi se vi avanza qualche crepes la potete farcire con marmellata o miele)

Si procede in modo molto semplice, incorporando le uova alla farina, aggiungendo poi il latte a filo ed infine il burro fuso e il sale, fino ad ottenere una pastella liscia ed omogenea. La ricetta 'da manuale' prevede che la pastella sia lasciata riposare per due ore, ma io me ne sono infischiata e ho scaldato subito la padella da crepes comprata la scorsa estate in Bretagna (ma basta anche una normale padella antiaderente!) e ho cominciato subito a versare la pastella con il mestolo, cercando di farle assumere una forma circolare (cosa che non sempre mi è riuscita!!). Le ho girate un po' a mano (attenzione alle dita) e un po' con il classico volo della crepe, senza fare troppi danni.

Una volta pronte le crepes, sono passata alla preparazione della farcitura. Ecco gli ingredienti:
- una busta di funghi misti surgelati e alcuni porcini secchi ammollati in acqua (come dire, io sono negata a pulire i funghi freschi, per cui ho optato per la soluzione più comoda!)
- 350 grammi di ricotta fresca
- uno spicchio d'aglio, una manciata di prezzemolo tritato
- sale q.b., olio
- parmigiano grattugiato

Ho trifolato i funghi in una padella antiaderente, con olio (in cui avevo fatto imbrunire - si dice così? - lo spicchio d'aglio), sale e prezzemolo e a cottura ultimata, ho incorporato la ricotta e il formaggio grattugiato (un po' di funghi però si possono tenere da parte per guarnire le crepes a fine cottura). Ho frullato il tutto fino ad ottenere una crema molto densa, con cui ho farcito le crepes. Le crepes così farcite si possono piegare a metà (tipo piadina) o in quattro, a preferenza. Per ultimare la cottura, le ho infornate per una decina di minuti (forno a 180-200 gradi), le ho guarnite con i funghi trifolati
e poi me le son mangiate!!

07 October 2005


crespelle di grano saraceno con ripieno di crema di ricotta e funghi

03 October 2005

02 October 2005


crema di patate e funghi: la foto non mi � riuscita bene, ma la zuppa � ottima, garantisco! la ricetta subito sotto :-) Posted by Picasa

crema di patate e funghi

un'altra ricetta piuttosto gustosa e adatta ai primi freddi :)). come se l'avessi cucinata per te che non assaggerai mai la mia cucina. di solito la preparo con la pentola a pressione.
  • 4 o 5 patate di media grandezza, sbucciate e tagliate a tocchetti
  • qualche porcino secco fatto ammorbidire in un po' di acqua tiepida (per mezz'ora circa); in alternativa si può usare un misto di funghi surgelati (ehm...funghi freschi neppure ci penso, non saprei da che parte cominciare per pulirli :))
  • un porro tagliato fettine sottili
  • una presa di sale grosso
  • del buon brodo vegetale in polvere
  • un pizzico di curcuma
  • una o due foglie di salvia
  • un bicchiere di latte
  • burro, grana padano grattuggiato (a fine cottura)

Tagliate le patate e il porro, e sminuzzati i funghi, mettete gli ingredienti nella pentola a pressione, aggiungendo il latte, acqua fino a coprire le patate, il sale, la salvia, la curcuma e il preparato per il brodo, chiudete la pentola ed avviate la cottura. Di solito bastano 10-15 minuti dal momento in cui la pentola comincia a fischiare. una volta spento il fuoco, fate sfiatare la pentola, apritela e frullate la zuppa con un frullatore ad immersione, senza ridurla però ad una crema uniforme. condite con il burro e il grana e servite caldissima :))

curry di zucchine

La foto non rende la bontà e versatilità (wow) del piatto (poi ne posto un'altra, meno marroncina e più zucchinosa). ricetta semplicissima. munirsi di (le quantità sono approssimative :)) :
  • zucchine (più o meno contarne tre di media grandezza a testa)
  • scalogno (se vi piace) uno per ogni persona
  • sale grosso, q.b.
  • olio extra vergine di oliva, q.b.
  • spezie varie: non può mancare il curry, ma potete aggiungere anche paprika forte o dolce, peperoncino, curcuma (fa colore)

affettare le zucchine e lo scalogno e farli scarltrire in una padella antiaderente con l'olio e le spezie (aggiungendo un po' ad'acqua all'occorrenza) a fuoco vivo, per 5 -7 minuti, a seconda del grado di cottura preferito. le zucchine così preparate sono ottime per condire pasta di mais, riso basmati o per accompagnare tofu alla piastra.


curry di zucchine per condire la pasta (al mais, ovvio) ma anche ottimo per accompagnare riso basmati o tofu Posted by Picasa

20 September 2005

cecina

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

400 gr di farina di ceci
1,5 litri d'acqua
4 cucchiaiate d'olio di oliva- sale- pepe
1. Fate la farina a fontana e versatevi a poco a poco nel centro l'acqua, insaporite con una presa di sale, mescolando con cura per evitare la formazione di grumi, un'operazione che va fatta lentamente e con molta attenzione perchè, la farina riesca omogenea. Salate e lasciate riposare la farinata per tutta la notte nella terrina (se siete come me, di fretta e senza troppa pazienza, potete lasciare riposare il composto anche solo mezz'ora!!).
2. Oliate una teglia e versatevi la farinata mescolando bene, in modo che assorba il condimento. Passatela in forno preriscaldato a 180° per circa mezz'ora, cospargetela di pepe e servitela tagliata a pezzi

è ottima accompagnata con bieta e cicoria cotte :-)

22 April 2005


pane al mais (la foto non è mia però...) Posted by Hello

pane al mais

ho latitato per un po', ma ho cucinato e mangiato molto! :)
finalmente ho provato a fare il pane, anche se più che di pane dovrei parlare di focaccia. Il principio è quello della torta allo yogurt (vedi due ricette più giù), ovvero una ricetta semplice che si realizza in una terrina, mescolando gli ingredienti con il cucchiaio senza impiastricciarsi troppo (e senza sporcare la cucina!!). E anche le dosi sono più o meno le stesse, sostituendo, però, gli ingredienti.
  • tre tazze da tè (misura piccola) di farina così composta: due tazze di farina di fioretto di mais, una tazza di fecola di patate e maizena
  • mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva
  • una tazza di parmigiano grattuggiato (o altro formaggio a pasta dura)/in alternativa una tazza di semi di girasole e semi di sesamo macinati
  • una tazza di yogurt bianco intero
  • lievito per celiaci (io ho usato cremortartaro, ovvero baking powder, mezza bustina)
  • sale q.b.

A questo punto, si setaccia la farina e poi si incorporano i vari ingredienti mescolando con il cucchiaio fino ad ottenere un impasto morbido ma non liquido :), che si cola poi nella teglia ricoperta con carta da forno bagnata. Poi, per i tempi di cottura, andate a occhio come faccio io, forno a 180°. Ottima a fette con prosciutto crudo o formaggi stagionati.

08 April 2005


foto fregata dall'immenso web, che nulla ha a che fare con la ricetta che ho postato oggi, se non per il soggetto comune, LA MITICA POLENTA, salvezza di noi celiaci e godimento infinito per tutti i palati veneti... Posted by Hello

::minestra di polenta::

da un cuoco-libraio simpatico e pieno di acume :), un po' di storia e una ricetta speciale


Per molti secoli i popoli che hanno abitato l’Italia si sono cibati prevalentemente di farinate, minestre liquide cui era aggiunta farina: di grano, di avena, di segale, di grano saraceno. Il nome con cui questa pietanza elementare era nota nell’antica Roma è “puls”. Quando il latino fondendosi con i mille linguaggi popolari diviene quello che abbiamo chiamato “volgare”, i nomi cambiano, e la puls diviene “pulmenta”: vi ricorda qualcosa? Viene preparata spesso con farina di fave secche o di ceci. Verso la fine del ‘500 si diffonde in Europa la coltivazione del formentone o granoturco e in molte contrade elimina l’uso dei legumi secchi. La facilità della coltivazione e la resa sembrano affrancare gli strati più poveri dall’incubo della fame. Il prezzo da pagare è la pellagra, che non a caso è praticamente sconosciuta nelle regioni meridionali, dove il grano duro continua a farla da padrone. Ma perché la pellagra non esiste nel continente americano da cui il mais proviene, e dove è consumato da almeno un millennio? La pellagra è causata dalla carenza di vitamina PP (o acido nicotinico). La Trigonellina, sostanza abbondantemente presente nel mais si trasforma in vitamina PP in presenza di sostanze alcaline, e le popolazioni autoctone dell’America ancora oggi usano calce e cenere nel processo di lavorazione delle tortillas. Noi invece ci limitiamo a seccare e macinare il mais, e la reazione chimica non avviene!Per parecchio tempo la farina di mais è stata preparata secondo le abitudini dei secoli precedenti, come una minestra.

Piselli freschi sgranati, gr 250.
Carciofi, 4.Cipolla tritata, un bicchiere.
Prezzemolo tritato, mezzo bicchiere.
Farina di mais macinata fine, gr 200.
Sale, olio extravergine d’oliva.

Dentro un capace tegame mettete a rosolare la cipolla con un po’ d’olio. Aggiungete i piselli, e,dopo un po’, il prezzemolo ed i carciofi, privati delle parti dure, a pezzetti. Lasciate cuocere 10 minuti. Aggiungete circa due litri di brodo, portate ad ebollizione, aggiustate di sale, versate la farina di mais, portate a fine cottura. La polenta che otterrete sarà molto morbida, quasi liquida. Servite con pepe e formaggio grattugiato.

grazie Gè

23 March 2005

torta al cioccolato

riapre la cucina dopo un po', ma non è che sono morta di fame nel frattempo...gozzoviglie varie ;), l'anno 2005 va così!

La torta di base è la classica torta allo yogurt, che si insegna ai bambini all'asilo, ho sentito dire. Strumento fondamentale di misurazione è un vasetto di yogurt vuoto, di quelli da 125 gr, ma ammetto che io abbondo un po' nelle dosi, ed utilizzo una piccola tazza da thè. La cosa comoda è che non vi sporcate le mani, l'impasto si prepara in una terrina e si amalgama con un cucchiaio!

Munitevi di

>due uova
>50, 60 gr di burro (la ricetta originale prevede mezzo bicchiere di olio di semi, bleah!)
>solito pizzico di sale
>cacao amaro in polvere (in abbondanza e a piacere!!)
>tre vasetti di farina (in proporzione 2 di farina di riso e uno misto fecola di patate + amido di mais)
>due vasetti di zucchero di canna
>1 vasetto di yogurt intero
>1 bustina di lievito vanigliato

Scaldate il forno a 180°.
Ammorbidite il burro e in una terrina lavoratelo con lo zucchero e le uova. Aggiungete un pizzico di sale e poi incorporate lo yogurt. Versate a pioggia, attraverso un passino, il cacao e mescolate bene sciogliendo eventuali grumi. Poi sempre attraverso il passino aggiungete pian piano la farina, sempre mescolando, e la polvere lievitante. Il composto deve risultare molto morbido.
Per evitare di ungere la teglia di burro potete invece rivestirla con della carta da forno che avrete bagnato ed ammorbidito in acqua. Versate l'impasto nella teglia così rivestita e infornate per 45 minuti più o meno. Testate la cottura infilando uno stuzzicadente nella torta. Se rimane pulito, è cotta!

22 February 2005

vellutata di patate e carciofi

...sembrerà chissà quale delicatezza, in realtà è solo una crema di patate e carciofi, e si prepara molto velocemente, con l'aiuto della pentola a pressione e di un frullatore ad immersione: bastano cinque o sei patate da zuppa di medie dimensioni, due carciofi non troppo grandi (non quelli romani che hanno le foglie coriacee) possibilmente con il gambo lungo (il gambo è delizioso!) e due scalogni.
  • sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti, eliminate dai carciofi le foglie esterne più dure e la punta, e tagliateli a rondelle; spellate gli scalogni e tagliateli a pezzetti
  • poi mettete tutto nella pentola a pressione, con una presa di sale e del preparato per brodo vegetale in polvere (io ne uso un tipo biologico che contiene anche un po' di curcuma, senza lievito nè glutammato, ovviamente), ed infine aggiungete un po' d'acqua (non troppa perchè la crema deve risultare densa).
  • Cuocete a pressione per 20 minuti e frullate le patate ed i carciofi direttamente nella pentola con il frullatore, comodo quello ad immersione (a me è stato regalato da poco ed è una pacchia!!).
  • Condite con un filo d'olio e insaporite con uno o due pezzetti di gorgonzola dolce, uno sballo!

Errata corrige

un cuoco speciale mi segnala, a proposito della mia spiegazione sul saor

"ORRORE ED ABOMINIO!!!!! ANATEMA; AAAANAAAATEEEEMAAAAAAAAA!!!!!!Il saor NON E' una "preparazione tipicamente veneziana". E' presente in tutte le culture mediterranee come agrodolce, scabeccio, scapece, savore, escabece...Ma va bene lo stesso, sei perdonata, e la ricetta non è male..."

grazie e aspetto ulteriori commenti (magari anche qualche ricetta delle tue speciali da pubblicare sul blog, ovviamente citando la paternità!)

16 February 2005

'Saor' di radicchio

ultimamente non ho proprio voglia di cucinare...più che altro ceno ad antipasti freddi + Teroldego, ovvero mini bombe caloriche ogni sera! Non mi va, però, di trascurare questo mio blog culinario, così stasera riporto una ricetta che mi ha passato mia zia da Maser (TV), e che ho preparato per l'esattezza lunedì 9 febbraio 2004 , fatalità esattamente un anno e una settimana fa, quando ancora qui eravamo in due...certo che cucinare per sè e per la persona che si ama è tutt'altra cosa, comunque non sempre le cose funzionano, e comunque questa è un'altra storia.
Prima di tutto, bisogna che io spieghi in poche parole che cos'è il saor
  • il saor è un modo gustosissimo di preparare tipicamente le sarde o altri pesci piccoli con l'utilizzo di uvetta pinoli cipolle e una preparazione agrodolce, ed è un piatto tipico della tradizione gastronomica veneziana. La ricetta classica utilizza sarde impanate e fritte, ma qui io propongo questa variante alla 'zia Pussy', che non prevede l'uso di farina (per noi celiaci) e al posto delle sarde ha come ingrediente principale il radicchio di Treviso

apreparazione

La preparazione prevede due parti distinte: in una padella si 'sufega' (soffoca) il radicchio a cespi con un po' d'acqua, olio, uno spicchio d'aglio e un po di sale; a parte, invece, si cucina una quantità di cipolla pari al radicchio, molto lentamente, con un po' d'acqua, e, a fine cottura, vi si aggiungono i pinoli, l'uvetta precedentemente ammollata ed uno o due cucchiai di aceto (di mele o balsamico). Il radicchio e la cipolla così preparati vanno disposti a strati in una pirofila e lasciati riposare almeno per una notte in frigo, in modo che i sapori si sposino alla perfezione. Il piatto così è pronto per essere gustato, possibilmente a temperatura ambiente.

11 February 2005

chiuso per influenza

è un po' che non cucino decentemente...ultimamente mi sono un po' lasciata andare, e non solo non ho più postato ricette sul blog, non ho proprio cucinato! mi sono dedicata a rare prelibatezze tipo pop-corn, pomodorini sott'olio coop, gewurtz cetriolini, formaggi di vario tipo (il tutto sempre accompagnato da vino rosso, possibilmente Teroldego)...finchè - e non vi sono legami con la mia alimentazione sregolata - mi è venuta l'influenza intestinale, per cui un trionfo di riso e patate bolliti, merluzzo bollito, carote bollite. Oggi, prima merenda decente...con arachidi!! per cui per ora niente ricette nuove, solo un diario culinario di schifezze varie...

26 January 2005

Spaghetti ai broccoli (amorini)

Ieri sera mi sono arrabattata tra una cosa e l'altra, perché volevo preparare dei finocchi per il pranzo di oggi, delle crepes per stasera ma dovevo pur mangiare nel frattempo! così ho optato per una cosa veloce ma appetitosa, gli spaghetti con i broccoli (amorini), ovviamente usando spaghetti di mais (quelli di riso non rendono per nulla). Prima ho lavato e tagliato il broccolo, che ho messo a bollire nell'acqua salata della pasta circa 5 minuti prima di buttare gli spaghetti (tempo di cottura totale broccolo + spaghetti 15 minuti, non di più!), a parte ho scaltrito uno spicchio d'aglio in dell'olio extra vergine di oliva e poi vi ho aggiunto due (tre) acciughe e le ho fatte sciogliere per bene. Poi, scolata la pasta con i broccoli, l'ho condita con l'olio e l'acciuga e, ovviamente, con un'abbondante grattuggiata di parmigiano. Decisamente buona e di soddisfazione.

24 January 2005

Cena spartana

Cena spartana, stasera, a base di salmone cotto al forno ed insaporito con un po di aneto e riso basmati bollito in acqua in cui avevo aggiunto dell'alloro e dei semi di cardamomo, per il profumo.

23 January 2005


questa sono io, ed il titolo che avevo dato a questa foto è 'la mia sciarpa nuova', perché tra le cose che faccio per scaricarmi i nervi c'è pure il lavoro a maglia! Posted by Hello

la mia cucina


la mia cucina Posted by Hello

Saba (sgombri) alla soia e zenzero

...variante personale della ricetta (giapponese) 'Saba nitsuke', ovvero sgombri al sake e salsa di soia.
Ieri mattina, gita al mercato del pesce di Rialto (se capitate a Venezia, merita assolutamente una visita al pari di Palazzo Ducale!), dove ho comprato due sgombri (direi ad una cifra ragionevole, 2 €), due fette di salmone (fresco norvegese, 4 €), radice di zenzero, aneto e misticanza. Questo fine settimana, dieta di pesce. Alla giapponese, ovviamente.
E così, passiamo alla preparazione degli sgombri. Nella mia solita distrazione, ho dimenticato di chiedere al pescivendolo di pulirmeli, così l'operazione stavolta è toccata a me. Ma parto dal presupposto che voi non siate degli sprovveduti e sappiate curare due pescetti...
  • ho sfilettato gli sgombri sommariamente puliti, partendo dalla base della testa fino alla coda e ottenendo quattro filetti
  • in un bicchiere, ho preparato una salsa con due dita di tamari (o salsa di soia, ma per i celiaci va bene solo il tamari che non dovrebbe contenere frumento), un bel pezzo di radice di zenzero grattugiata, due cucchiaini di zucchero bianco ed un po' d'acqua per allungare
  • ho messo i filetti in una padella antiaderente con la pelle rivolta verso l'alto e vi ho versato la marinata di tamari e zenzero, lasciandoli riposare per mezz'ora
  • senza nulla aggiungere, ho messo la padella sul fuoco e ho cotto il pesce per 5-8 minuti

Tutto qui!! Lo sgombro così preparato è uno dei miei piatti preferiti! Veloce e molto gustoso, ottimo servito con del riso bianco, ma anche con un'insalata particolare, tipo misticanza, arricchita con dei ravanelli.

Questa ricetta è dedicata alla mia amica Natsu


21 January 2005

crepes di grano saraceno

In questi giorni un po' tristi (vedi l'altro mio blog - maruchanblog.blogspot.com) mi sono coccolata con il cibo: ho fatto le crepes di grano saraceno.
Wow, le crepes, la prima volta che mi cimento da sola a prepararle. Non sono venute perfette, ma buone sì!
Questi gli ingredienti:
  • 100 gr di farina di grano saraceno
  • due uova
  • 250 ml di latte
  • 30 gr di burro fuso (a bagnomaria)
  • un po' di sale (non troppo, così poi potete farcire la crepes a piacere)

Si procede in modo molto semplice, incorporando le uova alla farina, aggiungendo poi il latte a filo ed infine il burro fuso e il sale, fino ad ottenere una pastella liscia ed omogenea. La ricetta 'da manuale' prevede che la pastella sia lasciata riposare per due ore, ma io me ne sono infischiata e ho scaldato subito la padella da crepes comprata la scorsa estate in Bretagna :-(( (ma basta anche una normale padella antiaderente!) e ho cominciato subito a versare la pastella con il mestolo, cercando di farle assumere una forma circolare (cosa che non sempre mi è riuscita!!). Le ho girate un po' a mano (attenzione alle dita) e un po' con il classico volo della crepe, senza fare troppi danni. La cosa più goduriosa è farcirle. Ho provato nell'ordine farciture con:

  • miele e noci
  • marmellata di mirtilli
  • marmellata di arance amare (questa è la più goduriosa!!)

Per la merenda salata di ieri pomeriggio, invece, ho scaldato la crepes preparata il giorno prima sempre in padella e c'ho schiaffato dentro un'abbondante quantità di lardo pancettato agli aromi.

Altro che nutella!!


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